Non è vero per esempio che è giusto dare il latte al gatto

I pregiudizi o falsi miti da sfatare sui gatti sono parecchi, spesso tramandati di generazione in generazione, spesso dettati da ignoranza o superficialità. Occorre prestare molta attenzione a queste dicerie perché in alcuni casi possono causare problemi anche seri.

Non è vero che il latte fa bene al gatto

I gatti cadono in piedi

Quindi balconi e finestre non sarebbero pericolosi. Quanti sostengono che i gatti non si fanno male se cadono, eppure non è così. Il gatto è dotato di forte equilibrio, ma basta davvero poco perché si possa distrarre e farsi del male. Il volo di un uccellino, una mosca, il litigio con un altro gatto, sono soltanto alcuni degli eventi che possono provocare la caduta accidentale del micio dal balcone o dal davanzale di una finestra. In effetti nella memoria genetica del gatto non ci sono grattacieli e palazzi, ma alberi sui quali arrampicarsi, tetti dove camminare e erba sotto alle zampe in caso di caduta. Oggi non è sempre così quindi può capitare che non basti "essere un gatto" per cadere in piedi da qualsiasi altezza e su qualsiasi superficie. Un gatto agile, snello, che cade su un tappeto erboso, da una media altezza può non farsi per niente male, ma la situazione è ben diversa se il micio cade sull'asfalto, da un'altezza importante, se è un cucciolo o un gatto obeso. I rischi in questo caso possono essere anche mortali. I proprietari di gatti quindi non devono mai sottovalutare il pericolo di balconi e davanzali, meglio proteggerli con una rete alta. Se un gatto comunque cade male potrebbe sbattere il muso procurandosi ferite anche molto gravi ed irreversibili.

Portare il gatto a spasso col guinzaglio

Il gatto non è il cane, quindi ad eccezione di alcune razze o di gatti abituati fin da cuccioli, è bene evitare di andare a passeggio con il micio al guinzaglio. Il gatto sarebbe terrorizzato, tenterebbe di tutto per liberarsi dal collare rischiando anche problemi seri. Occorre considerare che la maggior parte dei gatti riuscirebbe a liberarsi e in preda al panico inizierebbe a correre magari in mezzo alla strada rischiando parecchio. È cosa saggia ricordarsi sempre della natura del gatto e rispettare il suo stato. Il gatto non è un cagnolino, non ama l'imprevisto e la confusione, non è un oggetto.

È giusto dare avanzi di cibo

Non esiste idea più sbagliata. Il gatto ha bisogno di seguire una dieta bilanciata, povera di grassi e ricca di proteine. Gli avanzi di pasta, ossa, pesce sono probabilmente tutti alimenti salati e conditi che gli farebbero davvero un gran male. Sono parecchie le persone che pensano che se il gatto ha fame mangia qualsiasi cosa. Non è così. Vedi Alimentazione corretta.

Ai gatti si da il latte da bere

È nell’immaginario collettivo pensare al gattino che beve il latte ma non è così. Il latte può essere un alimento estremamente dannoso per il gatto soprattutto se ha delle intolleranze. Prima di dare ad un gatto una ciotola di latte sarebbe meglio accertarsi che non abbia allergie e comunque deve essere una cosa sporadica per evitare altri disturbi come diarrea o difficoltà digestive.

Il collare col campanellino

Non c'è cosa più sbagliata! Il gatto è un predatore che ama cacciare, quindi sarebbe come mettere ad un cacciatore al collo un campanello che suona ad ogni suo movimento.
Il gatto inoltre avendo un fine udito soffrirebbe nel sentire tutto il giorno il suono del campanello.

Anche ai gatti si fa il bagno

Non è necessario e nemmeno consigliato fare il bagno al gatto perché non ne ha bisogno essendo un animale autonomo che provvede da solo e con estrema cura all'igiene quotidiana. Il bagno è inevitabile soltanto in rari casi in cui soltanto il lavaggio è necessario.

I gatti vedono al buio

Tutti credono che i gatti vedano benissimo anche nel buio più totale, ma non è corretto. Occorrono condizioni particolari di luce anche minima perché possano vedere di notte.
Quindi la credenza che il gatto vede al buio è da sfatare!

È viziato e schizzinoso nel mangiare

È sbagliato insistere nell'obbligare il gatto a mangiare un cibo se non lo gradisce. Non si tratta di essere un animale schizzinoso o viziato, il gatto ha un olfatto fine e uno stomaco molto delicato quindi alimenti scadenti o di scarsa qualità non sono graditi.
La salute dei gatti dipende soprattutto dalla dieta quindi occorre sempre rispettare i suoi gusti e le sue esigenze. Il rifiuto di un cibo o di un gusto, ad esempio quanti sostengono che il loro gatto non ami il pesce o il pollo, dipende quasi sempre dalla qualità dello stesso o dai bisogni che il gatto ha in quel preciso momento. Provando magari a cambiare marca il gatto che prima odiava il pesce ora lo mangerà con foga.

Si devono tagliare le unghie

Non è corretto pensare che ai gatti si debbano tagliare le unghie. Chi non è capace di tagliarle potrebbe rischiare di fare del male all'animale causando ferite ed infezioni. Inoltre al gatto le unghie servono proprio per la sua natura. Gli artigli sono fondamentali per arrampicarsi, per non scivolare, per saltare, per lasciare il suo odore, quindi non è per niente giusto tagliarle soltanto perché non si vuole un divano rovinato. Il tiragraffi o altri rimedi possono essere utili.

Il gatto preferisce il pesce

Il gatto è un animale principalmente carnivoro che ha bisogno di una dieta proteica, non per forza a base di pesce. Il gatto caccia i topi, gli uccelli, non tutti sono pescatori. Quindi è un luogo comune da sfatare quello che i gatti prediligano il pesce.

È egoista e si affeziona solo alla casa

Solo chi ha un gatto sa bene che non è vero il pregiudizio che il gatto si affeziona solo alla casa. I gatti sanno instaurare un rapporto molto stretto anche con gli esseri umani, con chi si prende cura di lui, con chi lo coccola, lo nutre. In genere tendono a prediligere un solo componente della famiglia che diventa il suo punto di riferimento. Anche recenti studi hanno dimostrato quanto il gatto sia legato all'essere umano e non solo alla casa.

Il cane è più intelligente

Questo pregiudizio è spesso fonte di dibattito e discussioni fra i proprietari di cani e di gatti. Non è vero che il cane sia più intelligente, cani e gatti hanno semplicemente un’intelligenza diversa. Se si considera che il cervello del cane pesa 64 grammi mentre quello del gatto solo 25 grammi si potrebbe pensare che il cane sia più intelligente. Ma cambia tutto sapendo che nella corteccia cerebrale dei gatti ci sono ben 300 milioni di neuroni contro i soli 160 milioni dei cani, per questo i gatti sanno processare le informazioni meglio dei cani. Comunque cani e gatti sono animali intelligenti e questo deve bastare.

Il gatto non ha bisogno di uscire

Non è vero che il gatto stia meglio recluso in casa. I gatti sono animali liberi di indole e cacciatori quindi hanno bisogno di uno spazio all’aperto per vivere meglio anche in semilibertà. Poi non è detto che un gatto non viva bene anche solo sul divano di casa, sa adattarsi, ma la sua natura è diversa.

 

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